Femminicidio

Gli “uomini” che uccidono le donne – con questo ributtante termine “femminicidio” – odiano e uccidono la donna in sé, prima di ucciderla fuori da sé. Ho guardato Matrix ieri sera e non ho trovato nulla di questa fondamentale certezza: una chiave essenziale per affrontare alla radice questa strage, perché di una vera strage italiana, e non solo, si tratta. La parte femminile in un uomo, la migliore e la più “virile”, viene recepita come una minacciosa latenza inconfessabile di terrificante omosessualità, mentre è tutt’altro. È una completezza indispensabile al rapporto tra i due generi, e al rapporto con se stessi. Non se ne parla, o non se ne parla mai abbastanza ché è un argomento scomodo, in uno stato viriloide e fallocrate come il nostro. Quali donne, grandi donne, celebriamo nei monumenti, nelle dediche delle piazze e delle strade? Un’Italia così non può difendere la donna, né portarla sul piano del rispetto simbolico, di cui i potenziali assassini hanno bisogno. Ritengo nonsolo lo stato, ma soprattutto la chiesa responsabile di questo nefasto imprinting culturale. Alla donna non è stata mai concessa una legittimazione dell’autoaffermazione quale istituzione nella società, una piena coscienza di sé, un’autorevolezza significativa. Dove sono i riconoscimenti della chiesa alla donna? La riconoscenza? L’istituzionalizzazione piena e completa? Quando vedo una Merkel che tiene in scacco tutta l’Europa, da un lato dissento radicalmente con le sue scelte e gli interessi faziosi che rappresenta, dall’altro ne sono felice perché si tratta di una donna, comunque. Non avremo mai una donna autorevole come la Merkel in Italia. Forse non ce ne sono in giro di italiane all’altezza di questi ruoli? Ma davvero? O abbiamo solo quelle portate nelle istituzioni da Berlusconi, come la Minetti? Io vedo solo un occultamento dei modelli femminili, quelli veri, indispensabili alla risposta piena a questa strisciante strage quotidiana. Le donne devono farsi sentire, e trovare uomini veri che combattano al loro fianco. Se non ora… quando?

Salvatore Maresca Serra – Roma, 24 maggio 2012

31 comments

  1. Ritengo che in Italia, la senatrice Bonnino,sarebbe all’altezza della Merkel. Ho apprezzato quanto ha scritto Salvatore Maresca sull’argomento: ” Femminicidio”,che egli ha trattato in
    modo chiaro! Inviterei il maestro Maresca a continuare a trattare l’argomento e coinvvolgere
    la popolazione,maschile in particolare,per trovare la soluzione del problema (i) .

  2. A Matrix certo non brillano troppo per intelligenza, e invece il tuo discorso è dei più affascinanti. Tocca un punto essenziale che ogni vera donna conosce, cioè l’identità di uomini sì e no, come diceva Vittorini. Di verità in verità, credo che questa sia la verità; la paura che uomini frustrati hanno delle donne ma di più della loro stupida tentazione alla omosessualità che sfogano in violenza e sorpuso. Un discorso bello tosto per i maschietti, Credo venga da un uomo vero. D’altronde, l’arte non s’impara, né l’intelligenza si acquista. O sei o non sei. Grazie Salvatore Maresca Serra!
    Patrizia

  3. Una lettura complessa, efficace, e talvolta affascinante pur nella sua tragica verità. Complimenti per la sua analisi, Maestro Serra! Condivido in pieno. Ce ne vorrebbero molti di più di pensatori e artisti liberi di esprimersi come fa Lei, dando soddisfazione a noi poveri lettori. telespettatori. Insidiati dalle sciocchezze peggiori perché fanno audience.

  4. posso solo esprimere una grande certezza, cioè chi scrive è un uomo profondo e preparato. è sempre più difficile raro trovare o incotrare uomini che si fanno carico di difendere noi donne nel modo giusto, almeno con l’inteliggenza necessara a farlo. Perchè non è facile essere inteliggenti con noi donne. Se ci ammazzano è per questo, non sanno misurarsi con noi e poi che bisogno c’è di misurare le forze. La guerra l’ahnno inventata gli impotenti;un uomo vero non fa la guerra ma ama la donna, e io ci vedo amore in questo scritto. e anche molta grinta, o rabbia, grazie al maestro Salvatore. Il suo blog è bellisimo!! stefy (suonicchio il piano quando posso, con tre bambini)

  5. Mi rendo conto che la tua è una insopprimibile provocazione, ma che coglie perfettamente nel centro l’obiettivo: provocare è la sola cosa che possiamo ormai fare, senza altro rimedio fornitoci da una gretta e sciocca maschilista società che tu metti benissimo in luce – affinchè la si veda – anche se con poche e miratissime parole. Chi ha il dono della scrittura è giusto che lo faccia, anche se la lotta è talmente dura da esautorare le energie di molti che tirano i remi in barca. Grazie di questo efficacissimo post. E delle musiche stupende!
    Adele

  6. E’ bello leggerti, Salvatore Maresca Serra! In tutto il blog si respira un grande slancio di passione e di letteratura allo stato puro. Priva d’ogni ipocrisia o retorica. Doti che ti elevano al di sopra della squallida mediocrità di scrittori improvvisati, come in ogni caso se ne vedono in giro come mosche. Assetati di successo che deforma tutta la nostra società e le nostre vite. Il tema è assolutamente all’attenzione degli intellettuali e non poteva sfuggirti. Ciò che vi ho trovato, pure nella brevità espositiva, è la grande forza intellettuale, la capacità di sintesi estrema e combattiva; tutte cose che mi fanno rendere conto di quanto sia importante, ancora una volta, la voce dei veri artisti, in faccia alle contraffazioni che si vedono in giro. Che dire? E’ proprio difficile risponderti, hai detto già tutto tu…. Spero che porterai avanti questa battaglia immensa di valori, con l’entusiasmo che ti contraddistingue e che nutre le menti povere. E che ti fa sinceramente onore. Onore al merito della parola che diventa lotta e arte, in ogni piega dell’anima. Grazie di esistere, Maestro Salvatore Maresca Serra!
    La tua antica amica, e nuova lettrice. Onorata di poterti leggere ancora.
    Sara A

  7. Una raffinata esposizione psicologica e sociologica che ha dello stupefacente, per amore di verità e di giustizia ma anche e soprattutto per capacità dialettica e sintetica. Quello che esponi è detto nel migliore dei modi assoluto. I concetti sembrano trasudare dalle ferite che si intuiscono nel tuo animo di grande artista. Un animo non disposto al compromesso, o al pettegolezzo. Purtroppo ho visto anch’io quell’atroce Matrix e condivido in perfetta sintonia le tue sensazioni. Non si è mai affrontata la natura degli assassini e dei crimini: una lacuna imperdonabile a trasmissioni che fanno milioni di telespettatori e che hanno la capacità di fuorviare anche persone colte, che si lasciano portare su strade che non hanno – certo – la tua capacità di risintetizzare il tutto in poche e vibranti righe! Sì, la natura di questi uomini-nonuomini è proprio come la descrivi lucidamente tu. Se non si capisce questo, la società intera è alla deriva in un mare inquinato di ipotesi su ipotesi. Ma abbiamo invece una certezza, che tu esponi con la massima limpidezza. La corrotta natura della violenza viene da striscianti omosessuali che hanno terrore della donna, ma di più della loro natura che neanche conoscono. Non sono uomini, e non perché sono assassini. Questo non c’entra. Oggi, come dobbiamo considerare questa strage che si sta compiendo sotto i nostri occhi senza che LO STATO faccia un bel niente. Se non ha a disposizione neanche le intelligenze indispensabili a decodificare il fenomeno? Spero proprio di vedere te al posto di questi imperturbabili opinionisti, che rubano spazi alla verità perché non la conoscono. Abbiamo tutti bisogno di uomini veramente capaci di articolare discorsi che stanno in piedi: come questo.
    Grazie del tuo blog, Maestro. E’ uno spazio affascinante privo d’ogni ipocrisia, e veramente eccitante intellettualmente e artisticamente.
    Gustavo

  8. Grazie dei vostri commenti, mi hanno fatto riflettere su tante cose. Certo, la Bonino è una persona intelligente e certamente valida, fa la politica con una sua personale visione delle cose che spesso non condivido, ma che non mi impedisce d’essere in grado di valutare nell’insieme il suo operato positivo. Quello che mi domando è perché, avendo tante donne valide che hanno scelto di fare politica, esse non riescono a coagularsi in un’azione comune e forte contro la strage delle donne. Cioè di esse stesse. Per una donna che muore assassinata, c’è una “morte” che investe la comunità culturale femminile intera, colpendo in pieno la sua identità, mettendola alla prova calpestandola. Il sentimento che dovrebbe essere manifestato nella statistica e situazione che stiamo vivendo lo ritengo troppo debole, non c’è compattezza neanche in questo caso, il partito spesso prevale sulla trasversalità che invece dovrebbe animare l’azione e l’operato etico di quelle donne che sono presenti nelle istituzioni. Cercherò di rispondere a tutti, partendo dal primo commento di Idilio Vianello, a cui dico che porterò avanti questo impegno, coinvolgendo soprattutto gli uomini, certo. Sono molto amareggiato, e spero nel mio piccolo di riuscire a fare quanto più è nelle mie possibilità. Per la soluzione del problema, solo una trasformazione storica potrebbe affrontarlo, e che cancellasse l’indifferenza, la sopraffazione, la turpe cultura che vede da sempre la donna schiava e oggetto, inferiore e nemica, presente nell’immaginario di moltissimi uomini, che grottescamente si rincorrono nella storia e nelle epoche: non muoiono mai, mai del tutto come dovrebbe essere, mai abbastanza perché si esca dal tunnel, mai come sarebbe giusto che fosse. La violenza sopravvive a tutto, purtroppo. Per questo, precipuamente per questa consapevolezza, agire non basta una volta: bisogna agire ogni santo giorno, dovunque sia possibile fare ascoltare la propria voce, il proprio raccapriccio, la propria ribellione, la giusta coscienza, il giusto rispetto. Infine bisogna spiegare a chi non lo capisce che non siamo indifferenti a tutto questo, e che non lo siamo mai stati e mai lo saremo.

  9. “Alla donna non è stata mai concessa una legittimazione dell’autoaffermazione quale istituzione nella società, una piena coscienza di sé, un’autorevolezza significativa. Dove sono i riconoscimenti della chiesa alla donna? La riconoscenza? L’istituzionalizzazione piena e completa?”………. È bello leggere chi scrive questo, sono le stesse domande che mi faccio anch’io da sempre. Ma le risposte esistono?

  10. Questo blog è anomalo. Da quando i musicisti italiani sono dotati di parola? In genere cazzeggiano e si lodano da soli, come Allevi che si crede il nuovo Mozart (che coraggio!) Lei è uno strano animale, Salvatore Maresca Serra. Sembra che non abbia limiti, come scrive in alto sulla prima pagina. E in effetti non ne vedo. Complimenti sinceri. Sto leggendo piano il tutto, poi le dirò……

  11. A parte che a Matrix si sentono le peggiori stronzate, ma poi CHI è in grado di fare una analisi seria, di questo fenomeno assurdo e schifiso?!!! Ovviamente sono perfettamente d’accordo con questo autore, che leggo e vedo un grande musicista. anche. Bravo! Sono dei frustrati schifosi questi assassini killer di noi donne. forse dovrebbero suicidarli prima di farli nascere!

  12. La bonino????? Ma se è quella che ha difeso il berlusca!!! Ma stiamo scherzando???? L’articolo lo trovo anche interessante, ma poi si perde affermando che questa stronza è degna di lode. fanculo a bonino,che poi fa anche schifo! e in tutti i sensi

  13. Trovo questo scritto di notevole importanza, almeno si traccia un profilo dell’assassino, diciamo meglio gli assassini. Interessante questa analisi di carattere sessuale-psicotica. Condivido. Io aggiungerei solo una cosa, che sono comunque dei bastardi!!!

  14. Trovo giusto che oltre alle risposte si pongano delle domande. Le domande quelli si che servono, e sarebbero tantissime. Qui ci sono quelle giuste, per cominciare a ragionare senza dire cazzate! La donna schiacciata. La donna violentata. La donna usata nel sesso. La donna pagata dai ricconi potenti, e che si lascia comprare. Tutte queste donne di malaffare che stanno nel parlamento, chi ce le ha portate?…… questa mi sembra una domanda che si dovrebbe fare più spesso! E la risposta è che abbiamo permesso di insultare la nostra nazione da quattro o mille porci che certo bene alle donne non gli fanno. Più l’immaggine si sporca, piu aumenta il rischio di generalizzare sempre. Epoi c’è chi le ammazza per questo, perchè in fondo odia la donna. Ma sarebbe troppo lungo. Stimolante

  15. Sia gli uomini che le donne, se non sviluppano la loro parte complementare e indivisibile, non hanno capito nulla della vita e dei rapporti. Condivido pienamente. Una bella analisi in poco.

  16. Bellissimo articolo, in poche righe ci si chiede cosa accade in questa Italia diseguale e maschiloide. La donna resa solo oggetto si piacere da uomini che fanno vomitare. E perchè le donne importanti non si ribellano abbastanza, non sanno che anche questo degrada l’immagine di tutte le donne?

  17. Salvatore, grazie di averlo scritto, sempre interessante leggere i tuoi pnti di vista. Continua così. Grazie anche a nome di noi tutte.

  18. E’ proprio degradante assistere nonsolo a Matrix, dove niente serve a niente, neanche a provocare, ma a tutti i talkshows televisivi, dove fanno dire quello che vogliono, tutte occasioni sprecate, questi ospiti mandati lì dai loro editori, come per Carrisi, che tutto può essere tranne che un criminologo (dei miei stivali). Ma finiamola! Ho letto il Suggeritore….una insalata di copia/copiazza di Thomas Harris. La gente non ci capisce niente neanche di gialli contemporanei e di “scrittori”. Ma perchè l’invitano se vanno solo per fare pubblicità alle loro facce squallide su un tema così serio. Mi piace il tuo articolo, capisco ch’è solo una scheggia della tua intelligenza…….

  19. Non posso non condividere, c’è qualcosa che non va negli assassini di povere ragazzine, ed è la loro sessualità (dei killers) che non va: sono dei malati, andrebbero curati prima che ammazzino le innocenti, perchè è la sessualità nascente che li disturba e li fa impazzire. Sono dei frustrati possono arrivare a questo, come affermi tu. Sono più che d’accordo, grazie

  20. Una verità che fa male non si accetta mai fino in fondo. Devono dare spazio a noi donne, in tutti i livelli della società, per crescere nella vera democrazia, ben detto! Grazie dal cuore che ne parli, Salvatore. Ma le donne stesse devono crescere e non accettare il compromesso coi potenti. Una vergogna che ci infanga tutte. Ti prego di parlarne come sai fare tu!!!!!

  21. Non ci ribelliamo mai abbastanza. Hanno colonizzato l’Italia e siamo stati zitti, adesso ci hanno portati tutti alla disperazione e i suicidi, e nessuno fa niente. E le donne che le difende nel parlamento? Non bastano gli intellettuali come te, scusami. Devono ribellarsi le donne che stanno in alto, che usano il cervello per dividere le orecchie e fare i fattacci loro, oppure scendono in piazza con noi e poi continuano a cercare solo il successo. Cacciassero via tutte quelle donne come la badante di Bossi-quel maiale- prima di metterne altre e poi altre e così via. Poi possiamo fare anche la rivoluzione, ma senza questi porci e bastardi. Grazie comunque dell’articolo.

  22. Non c’è nessuna e tanto meno la bonino, serva del potere Pdl, o quello che ne resta. Radicale????? Ma de che???

  23. La verità è che dobbiamo crescere e in fretta! O sarà la fine. Il male avanza inesorabilmente nella società che hanno creato per spremerci tutti come limoni….o girolimoni.

  24. La patologia sessuale non giustifica che si uccidano innocenti, e non solo le donne o le ragazzine. Ma sarebbe bello poter capire chi sono questi prima, prma di “poi”! Parlano solo quando è tardi e fanno show biseness con il dolore della povera gente.

Lascia un commento