Italia

L’ESPERIENZA ADATTA – Isabella Goldmann

Giorgione, Le tre età dell’uomo

EDITORIALE – Isabella Goldmann

Ho un debole per i giovani. Non lo posso negare. Più vado avanti, più mi guardo intorno e più mi convinco che questo mio sentimento, a parole condiviso dai più, non trova diffusa applicazione.

La cosa peggiore che sta accadendo ai ragazzi di oggi è l’aver capito di doversi ricostruire la scala di valori da soli. Noi “adulti” non siamo tutti alla loro altezza, o meglio, gli adulti non sono tutti alla loro altezza.

Io mi chiamo fuori dai peggiori perché l’avere avuto figli, oggi ventenni, mi ha sempre tenuta “on” sul pericolo di dare segnali sbagliati. Ma mi chiamo fuori anche dai migliori perché mi accorgo, ogni volta che mi chiedo se ho fatto abbastanza, che no. Potevo fare di più.

La prima cosa che potevo fare, ancora di più di quanto non abbia fatto, è proteggerli un po’ meno, sostituirmi un po’ meno a loro in molte circostanze. O meglio, vigilarli si, ma un po’ più da lontano. Io sono di Vienna, ma profondamente italiana. Il mix austro-mediterraneo li ha salvaguardati dalla maglia di lana e dagli spaghetti in valigia (oddio, nemmeno poi tanto: ammetto di aver spedito all’estero più di un vaso di pesto fatto in casa e di mozzarelle di bufala anche io…), ma non li ha liberati dalla radice verticale nella casa genitoriale. Da mater italica, tutto sommato lo dico con un certo orgoglio. E qui sbaglio.

I giovani di oggi hanno nel DNA (diverso dal nostro) i geni della libertà molto più di noi post sessantottini. Lo si vede in mille espressioni della loro quotidianità: intanto sono tecnologici, e ciò li aiuta a essere in tutto estremamente più veloci, ma soprattutto hanno una struttura etica consapevole, cosa che noi non avevamo. Noi eravamo etici senza saperlo, perché il fatto era scontato: un giovane è sempre etico, non ha bisogno di dirselo spesso. Oggi loro sono etici per scelta quotidiana ripetuta. Cosa che li rende molto più liberi e forti di noi.

Molto di ciò che accade nel mondo e in Italia potrebbe far rinnegare a un giovane la correttezza delle sue inclinazioni naturali: invece no. Oggi assistiamo da parte loro a un crescendo di abilità sociale, di consapevolezza civica che ci oscura: sanno fare network, hanno codici e sistemi di premio/sanzione immediati e condivisi, sanno viaggiare, sanno costare poco e risparmiare. Ma soprattutto sanno porsi, sanno parlare di sé, sanno spingere le proprie convinzioni, sanno (devono) bussare alle porte molto più di quanto non abbiamo saputo fare noi.

Questo io vedo essere da un lato fortificante, e dall’altro fonte di grande insicurezza. Fanno tutto, ma con un fondo sottile di dubbio, di disillusione, di paura.

Oggi io vorrei solo ricordare a loro che questa paura è un carburante meraviglioso per accendere i motori, e a noi che dobbiamo farci da parte. Di nuovo voglio e devo sottolineare, come spesso ha sostenuto Oscar Wilde, che «solo i giovani hanno l’esperienza adatta a governare il mondo». Oggi più che mai.

Nell’immagine: Tre età dell’uomo, Giorgione (1477 ca-1510). Olio su tela, Palazzo Pitti Firenze

Isabella Goldmann – http://www.megliopossibile.com/

TUTTI I COSTI DEI CONSIGLI REGIONALI – Quanto pesano al cittadino

Ecco quanto ci costano i Consigli Regionali, Regione per Regione

A cura di Carlo Manzo

Lazio ma non solo, anche Sicilia, Sardegna e Lombardia fra le Regioni più sprecone. Tra indennità (stipendi dei consiglieri inclusi rimborsi spese, assicurazioni, benefit) vitalizi, somme destinate ai gruppi consiliari e spese per il personale, ecco quanto pesa, regione per regione, la macchina del Consiglio Regionale

ROSSELLA URRU È LIBERA! Ma la Farnesina non ne sa niente

Rossella Libera

Rossella Libera (Photo credit: PD Cagliari)

Rilasciata in Mali la cooperante italiana: è insieme a due cooperanti spagnoli, dopo nove mesi di sequestro. La notizia confermata dal ministro Terzi. L’intelligence spagnola: “Riscatto pagato”

ROMA – Dopo 9 mesi di sequestro, Rossella Urru è stata liberata: la conferma tanto attesa è arrivata alle 19,36 dalla Farnesina. Il ministro degli esteri Giulio Terzi ha commentato: “Una bellissima notizia. E’ stata liberata. Speriamo di poterle parlare quanto prima. Forse occorrerà una mezz’ora. Ho portato i saluti del presidente Napolitano ai familiari che sono qui con noi all’unità di crisi”, ha detto. Aggiungendo che Rossella è “il simbolo del coraggio, della dignità e della fierezza delle donne italiane, che lavorano in terreni di cooperazione e rappresentano la dignità, l’orgoglio e la grandezza del nostro Paese”.

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha precisato Terzi, “ha seguito personalmente, insieme al presidente del Consiglio, a me e a tutto il governo questo caso così difficile per l’opinione pubblica italiana”. Lo stesso presidente Napolitano ha espresso “sollievo e gioia” per la liberazione della ragazza, e il proprio apprezzamento alle amministrazioni e ai servizi di sicurezza per la loro “tenace iniziativa e il felice esito raggiunto”. Anche il premier Mario Monti ha espresso compiacimento del Governo e suo personale per la conclusione della prigionia. “Gli organi dello Stato – ha detto – con professionalità e impegno si sono prodigati per la liberazione della nostra connazionale. Li ringrazio per questo ulteriore successo che l’Italia può segnare nella lotta contro il terrorismo internazionale”.

“Considerateli liberi perchè le nostre condizioni sono state rispettate”, aveva detto all’Afp Mohammed Ould Hicham, esponente del Movimento per l’unità e la jihad in africa occidentale (Mujao), lo stesso che ha affettuato il rapimento. Le condizioni per il rilascio, ha spiegato, erano la liberazione di tre prigionieri islamisti, “detenuti da un paese islamico” e il pagamento di un riscatto, il cui ammontare il portavoce del Mujao non ha voluto svelare.

Rossella Urru è dunque stata rilasciata e si trova, con i due cooperati spagnoli che erano stati rapiti con lei il 23 ottobre, anch’essi rilasciati, a Timbuctù, nelle mani dei mediatori. Presto arriverà in Italia. Stando a una fonte militare locale, funzionari del Burkina Faso sono già stati inviati in Mali per prendere in consegna i tre rilasciati.

La notizia della liberazione è arrivata anche a Samugheo, dove abitano i familiari della ragazza, e l’intero paese è in festa. “I genitori di Rossella sono felicissimi”, ha detto don Alessandro Floris, che ha festeggiato facendo suonare le campane della chiesa. Graziano Urru, il padre della ragazza, che con la moglie e gli altri due figli si trova a Roma, parlando col sindaco del paese Antonello Demelas ha espresso parole di gioia e ringraziamento. “Sono emozionatissima, non vedo l’ora di riabbracciare mia figlia”, ha invece detto la mamma, Marisa.

La dinamica del rilascio. La cooperante è stata rapita lo scorso autunno in un campo del Fronte Polisario nel sud dell’Algeria, nei pressi di Tindouf, dal MUJAO, cellula fuoriuscita da al-Qaeda. Ad annunciare il rilascio in prima battuta il portavoce del gruppo islamico Ansar Dine a Timbuctù, Sanda Abou Mohamed, ritenuto vicino ad all’organizzazione, che ha confermato sia la liberazione della ragazza che dei due spagnoli rapiti con lei a ottobre, Ainhoa Fernandez del Rincon ed Enric Gonyalons. L’uomo ha precisato che gli ostaggi sono stati rilasciati dal gruppo MUJAO vicino alla città settentrionale di Gao. MUJAO è alleato di Ansar Dine e i due gruppi hanno combattuto insieme per sottrarre la parte settentrionale del Mali ai ribelli Tuareg.

Il possibile elemento di svolta nella liberazione dei tre ostaggi potrebbe essere, secondo l’agenzia mauritana Ani, il rilascio, nelle prime ore del mattino, di Mamne Ould Oufkir, arrestato lo scorso 4 dicembre in Mauritania perchè sospettato di essere coinvolto nel sequestro dei tre. L’uomo ha lasciato il carcere centrale di Nouakchott ed è stato accompagnato dalle autorità mauritane fuori dalla capitale in una località ignota. Il suo nome faceva parte della lista dei detenuti salafiti da liberare in cambio della Urru, avanzata dal Mujao. Non è certo però che sia stato usato per lo scambio con l’ostaggio italiano.

Fonti dell’intelligence spagnola hanno inoltre riferito al sito Globalist che la Urru e lo spagnolo Enrico Gonyalons sono stati liberati a seguito del pagamento di un riscatto. Non hanno voluto precisare l’entità della somma, che si aggirerebbe intorno ad alcuni milioni di euro, versati da Italia e Spagna. Il pagamento sarebbe avvenuto in contanti e in euro e, prosegue Globalist, il rilascio di Ould Faqir farebbe parte della trattativa. E’ stato il sito del giornale Il Foglio a dare per primo in Italia la notizia del possibile rilascio.

Moodys taglia rating a banche e società italiane

MILANO Reuters – Moodys ha tagliato il rating di una serie di banche e società italiane per allineare il merito di credito a quello del Paese dopo il downgrade a Baa2 della scorsa settimana.Il rating di Intesa SanPaolo e Unicredit è stato abbassato a Baa2 da A3 con outlook negativo.Lintervento di Moodys include il calo di un gradino per sette instituzioni finanziarie e di due per altre sei.Anche Cassa Depositi e Prestiti e Ismea sono state abbassate per il loro elevato grado di esposizione sul mercato interno.Moodys ha tagliato anche il rating di alcune importanti utility.Terna, è stata ridotta a Baa1, e anche Atlantia, Snam e Acea hanno visto ridursi i loro rating.Poste Italiane è stato tagliato a Baa2, mentre Eni ad A3 da A2.Tra gli altri adeguamenti al ribasso, Moodys ha tagliato 23 enti locali inclusa la Lombardia, Lazio come anche le città di Milano e Napoli. Sul sito http://www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano Le top news anche su http://www.twitter.com/reuters_italia

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