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A LONG TRAVEL IN AMAZON RAINFOREST Salvatore Maresca Serra

COPERTINA-A LONG TRAVEL IN AMAZON RAINFOREST

A LONG TRAVEL IN AMAZON RAINFOREST – SALVATORE MARESCA SERRA Syndicate

 

http://itunes.apple.com/WebObjects/MZStore.woa/wa/viewAlbum?id=334665870&s=143450

 

L’ultimo lavoro di Salvatore Maresca Serra, nei prossimi giorni su tutti i Music Stores del mondo.

Ascoltate l’anteprima per intero del brano in versione Mp3.

Il brano è dedicato alla Causa 12 HOURS PRO AMAZON RAINFOREST, creata da  Salvatore Maresca Serra, e tesa a paralizzare, in segno di protesta mondiale, le reti Facebook dal 14 al 15 Dicembre, simultaneamente ai giorni in cui al Vertice ONU a Copenhagen, il Governo brasiliano dovrà impegnarsi a contenere e – si spera – fermare la deforestazione della Foresta Amazzonica brasiliana.

Aderite alla Causa 12 HOURS PRO AMAZON RAINFOREST qui: http://www.facebook.com/group.php?gid=119604092108

TAM TAM DI DOLORE Antonella Puccio

TamTam

 

Tam Tam di dolore

Madre,
questa notte..è una notte selvaggia
è un tam tam di dolore,
i cuori di acciaio ..verranno
e con pesanti scure ci attaccheranno e ci stermineranno.
Madre,
in questa notte
sento il sangue pulsare
e vano è il tentativo di sognare.
Madre,
stringimi al petto che ti voglio raccontare
ascoltami…
parole pesanti come il piombo
parole come spade che lacerano il cuore,
son state pronunciate sulla sorte di noi alberi giganti buoni.
Madre,
ricordi,quanta fatica per raggiungere il cielo !
noi fratelli uniti e fedeli
maestri gli uni degli altri
sapienti nello spargere amore.
Noi..respiro delle terre morenti.
Sgomento e stupore,
sui volti ,ora di un verde smunto,
di noi fratelli.
Madre,
in questa buia e interminabile notte
un taglio di luce:
dei folli saggi,
artisti d’ogni parte
poeti, pittori e musicisti,
sulla scia di un pianoforte,
su teli, con giochi di acquerelli innamorati del verde,
dentro i versi sognanti di instancabili poeti
evocano la nostra bellezza 
e ne invocano la salvezza.
Madre,
forse che il loro dire,
non sarà voce 
più forte delle pesanti scure?
In questo tam tam di dolore
le foglie, umide di pianto,
intrecciano
un canto di speranza.
 

Antonella Puccio

ANTICA FIGLIA Maria Pia Monicelli

L'INFINITO-POTERE-DI-UNA-GOCCIA

 

ANTICA  FIGLIA

 

La notte dei fuochi d’artificio
è per te piccolo uomo
dalle scarpe firmate
Esulti alle luci vigliacche
mentre riempi le tasche
con zampilli di brace
assassina
Scie di panico senza colore
mentre muore
per sempre il colore
Tace il ramo secolare
non ha nulla da festeggiare
Fuggono fiere spaurite
sotto ali bruciate 
di piccoli uccelli
e grandi farfalle
Pioggia di stelle rosse
marchia schiene scoperte
senza più occhi né voce
Profumi di cielo in cenere
L’ universo sanguina
con il lutto nel cuore
mentre la foresta
antica sua figlia
muore!

 

Maria Pia Monicelli

Roma, 31 Agosto 2009

IL GIGANTE BUONO DELLA FORESTA – Miriam Maltese

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IL GIGANTE BUONO DELLA FORESTA

 

Nella Foresta Amazzonica un gran numero di piante forniscono prodotti utili all’alimentazione e alla medicina.

Grazie alla sua estensione la Foresta contribuisce a stabilizzare il clima locale e globale, regola in modo determinante il ciclo globale dell’anidride carbonica e quello dell’acqua.

La sua biodiversità è ricchissima oltre che unica. Il suo equilibrio dipende dagli stessi alberi che la compongono. Nel momento in cui questo equilibrio viene alterato dall’incontrollata e sistematica deforestazione, gli sconvolgimenti climatici verranno avvertiti non solo localmente. Questo potrebbe tradursi in una notevole riduzione delle precipitazioni (che rendono rigogliosa la vegetazione) causando un minor afflusso di acqua nei corsi fluviali e di conseguenza una notevole riduzione nella produzione di energia idroelettrica, riducendo tutta l’attività economica, con conseguente aumento di povertà per le popolazioni.

Tra la vegetazione presente nella Foresta un albero degno di nota è il “Noce del Brasile”. Questo gigante può raggiungere i 50 m di altezza e vivere oltre 500 anni.

In passato gli Indios lo consideravano tanto prezioso che i suoi semi  sono stati utilizzati oltre che come cibo anche come valuta.

Anche oggi, i frutti di questo gigante costituiscono una tra le fonti di maggior guadagno per il Brasile.

Il Noce del Brasile è un albero molto versatile, oltre ad essere usato come fonte di cibo, l’olio che si ricava dai suoi semi viene utilizzato oltre che per cucinare anche nella cosmesi e nei mangimi animali. Altre parti dell’albero contengono degli antiossidanti che vengono usati in alcuni infusi medicinali.

Il Gigante della Foresta deve la sua esistenza all’impollinazione – grazie ad un solo gruppo di insetti –  e all’Arguti, un piccolo roditore.

Questo animaletto è l’unico che riesce a rompere il resistentissimo guscio ligneo esterno che contiene una ventina di semi. Il piccolo roditore ha la sana abitudine di nascondere – sotterrandoli – i semi che non  riesce a mangiare. Grazie, però, alla sua scarsa memoria nel ricordare dove ha nascosto i semi, semina involontariamente nuove piante e il Noce del Brasile si riproduce.

La sistematica deforestazione selvaggia minaccia di far sparire il gigante della Foresta. Per questo motivo gli scienziati invitano i consumatori ad acquistarne ancora di più: così facendo, sosterrebbero un’industria rispettosa dell’ambiente che dipende dalla preservazione delle foreste pluviali anziché dalla loro distruzione. Coloro che si occupano del raccolto dovrebbero intraprendere i passi necessari per assicurarsi che dalle noci possano germogliare più alberi giovani. Se si raccolgono più semi non si avranno più nuove piante sufficienti al fabbisogno.

Gli insetti e l’Arguti sanno istintivamente cosa è necessario fare per la salvaguardia del Noce del Brasile, il gigante buono della Foresta; sarebbe molto meglio lasciar fare a loro, visto che hanno svolto bene il loro compito, il Noce si è diffuso tanto da diventare una fonte di significativo guadagno.

 

Miriam Maltese, Roma – 25 Agosto 2009

 

RIO – Maria Pia Monicelli

 

 

RIO

 

Scendono raggi di fuoco
tra le fiamme di vento
e pioggia rossa
una musica spettrale
copre le voci
solista stonata
sul palcoscenico
antico
Crepita e scalda
distrugge la scena
alza il volume
accelera il tempo
nessuna pausa
nel moto perpetuo
Messa da requiem
su note trionfali
mentre un adagio lento
spegne i cuori.
Lontano il grande fiume
si gonfia
ma ha poche lacrime
per la sua foresta.

 

Maria Pia Monicelli

Roma

25/08/2009